Archivio della categoria: Fonderia

Riaperte simbolicamente le fonderie Bastianelli!

ANT_96882

Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto.  Proprio a poche ore dal corteo che dalle 16 sfilerà a San Lorenzo abbiamo ripreso per alcune ore le fonderie Bastianelli, sfidando il sequestro giudiziario. Un gesto simbolico, che ha voluto rispondere all’assurdo e ingiustificabile sgombero del 16 di agosto, ma che soprattutto ha dimostrato il radicamento e la determinazione della battaglia contro la speculazione e per l’esistenza del progetto di mutuo soccorso Communia. Un’azione che rivendica la voglia di nuova democrazia che attraversa i movimenti di questi anni.

Un’azione che ha permesso di accelerare l’inizio di una trattativa con le istituzioni e la proprietà che inizierà la prossima settimana, un’azione che rivendica lo stop delle nuove costruzioni e la rapida elaborazione del progetto urbano San Lorenzo,  ma che soprattutto dimostra che senza il consenso dei cittadini non sarà facile decidere privatamente il futuro delle fonderie.

Oggi rilanceremo con un corteo comunicativo che denuncerà l’arroganza dei profitti del mattone e ricordando l’alternativa che proponiamo e che abbiamo concretamente costruito dentro Communia:

Una scuola popolare per chi non ha soldi per le ripetizioni, uno sportello legale e psicologico, lo sport popolare, l’attività culturale, il co-working… il tutto rigorosamente gratuito. Mutuo soccorso contro la crisi o nuove palazzine?

Il futuro del nostro quartiere e delle nostre vite vale di più dei loro profitti!

 

Oggi alle 16, tutt* a Piazza dell’Immacolata!

Omnia Sunt Communia

 

COMMUNIA TORNA A SAN LORENZO NELLE EX FONDERIE BASTIANELLI!!!

1185315_500583666698725_2007708567_n

Del resto l’avevamo detto: torniamo subito!

..a bussare alle porte di chi crede di poter trasformare un quartiere storico di questa città nell’ennesima occasione di profitto.

Lo avevamo dichiarato il 16 agosto, dopo lo sgombero delle ex fonderie Bastianelli. Lo abbiamo ripetuto il 28 con un corteo di centinaia di cittadini e cittadine che ha animato le strade di San Lorenzo dimostrando di sapersi difendere ed organizzare contro la speculazione.

Ed oggi, aspettando il corteo di domani (ore 16 Piazza dell’Immacolata), abbiamo riaperto le porte di Sharewood, l’aula studio di Communia. Uno spazio che per 4 mesi ha rappresentato un percorso contro la crisi e di mutuo soccorso dove centinaia di studenti e precari hanno tessuto una rete di servizi per rispondere a una crisi sempre più aggressiva.

Alzare oggi la serranda di Sharewood non è un atto nostalgico. Oggi questa serranda aperta è l’occhio vigile di un quartiere che non è disposto a tollerare profitti garantiti e diritti negati.

La Libera Repubblica di San Lorenzo dimostra oggi che gli speculatori in questo quartiere non avranno vita facile.

Un’azione che interroga la politica e che vuole riaprire una discussione con i cittadini sul progetto urbano San Lorenzo, a partire dalle Ex Fonderie Bastianelli.

Abbiamo gli occhi ben aperti! Communia R-Esiste e ritorna!

Omnia Sunt Communia

C’è chi sgombera e chi ri-pubblicizza, tu da che parte stai? – Sabato 7 h 16 Corteo Cittadino

corteo 7 settembre

Il progetto di Communia, che il 24 Aprile scorso ha liberato le ex fonderie Bastianelli in via dei Sabelli 102, nasce dall’incontro di precari, studenti e abitanti del quartiere che non si sono rassegnati a subire la crisi, ma si sono organizzati per resistere e creare un’alternativa dal basso attraverso meccanismi di mutuo soccorso. Uno sportello psicologico, uno sportello legale, un’aula studio, un laboratorio di video-making, una scuola popolare, lo sport popolare  e lo spazio co-working oltre decine di iniziative culturali gratuite sono solo alcuni dei progetti nati a Communia. Inoltre lo spazio di via dei sabelli è divenuto un luogo dove lavoratori e lavoratrici precari o in vertenza hanno potuto trovare uno spazio per riunirsi e organizzarsi.

Dal 16 Agosto tutto ciò non esiste più. Le forze dell’ordine, giocando di squadra con Magistratura e proprietà, hanno vigliaccamente sgomberato le ex fonderie nell’unico giorno dell’anno in cui credevano di poter agire indisturbati. I locali di via dei Sabelli, sgomberati per una presunta inagibilità mai attestata da alcuna perizia, sono stati consegnati alla Sabelli Trading, per consentirle di proseguire nel proprio progetto speculativo: 54 mini-appartamenti di lusso con tanto di garage sotterraneo in sostituzione di un edificio storico di notevole interesse culturale.

A partire dal problema della speculazione l’esperienza di Communia ha tentato di dare risposte concrete ai problemi di San Lorenzo, proposte costruite quotidianamente e dal basso dagli abitanti. Il problema speculativo va infatti ben oltre le fonderie Bastianelli, coinvolgendo numerose altre situazioni, da lungo tempo segnalate dalle realtà sociali e dai comitati territoriali che si battono per il riconoscimento di un piano urbano compatibile alle reali necessità del quartiere. Un piano che, assumendo la complessità della storia del territorio e delle sue caratteristiche, lo tuteli da ulteriori cementificazioni selvagge in nome dei profitti dei costruttori. Da queste problematiche, e non solo, è nata l’esigenza da parte di cittadini e cittadine del quartiere di convocare un’assemblea pubblica per il 6 Settembre, in cui discutere di questa situazione di degrado ed insieme immaginare soluzioni.

L’esperimento di democrazia, partecipazione e lotta contro la crisi ha evidentemente spaventato coloro che hanno usato speculazione e precarietà per costruire un radicato sistema di profitto e sfruttamento in tanti (troppi) quartieri di questa città. La soluzione è stata individuata in uno sgombero operato in un quartiere deserto e nell’emissione di numerosi provvedimenti giudiziari, tra cui anche la notifica del famigerato Articolo 1 (retaggio del fascista codice Rocco) ad un nostro compagno, cui va la nostra totale solidarietà.

Stiamo parlando di due modelli inconciliabili: da una parte la speculazione, dall’altra la riqualificazione ad uso sociale. Da una parte i profitti di pochi, dall’altra i diritti di un intero quartiere. E’ in questa contrapposizione che chiediamo alle istituzioni da poco elette di questa città, in primo luogo al Comune e al sindaco Marino, di prendere parte concretamente e non solo retoricamente. Questa città non si può più accontentare di cambiamenti simbolici. O si ferma la speculazione e si da una risposta concreta ai bisogni sociali creati dalla crisi, oppure si continua a fare gli interessi dei palazzinari e di coloro che con la crisi stanno aumentando i propri profitti.   

Noi la nostra posizione l’abbiamo presa il 24 Aprile, occupando le ex fonderie, l’abbiamo ribadita in centinaia il 16 Agosto subito dopo lo sgombero ed il 28 in una grandissima assemblea. Torneremo a ribadirla con forza il 7 Settembre, con un corteo che partirà alle ore 16 da Piazza dell’Immacolata. Ancora una volta diremo a gran voce che sulle fonderie Bastianelli, su San Lorenzo e sulla nostra città non si fanno facili profitti. Fermeremo nuovamente lo scempio della speculazione, rispondendo con tutto ciò che Communia finora è stata e sarà.

Sabato 7 Settembre ore 16,00 Piazza dell’Immacolata Corteo cittadino

Omnia Sunt Communia

#torniamosubito

#CommuniaResiste
#SanLorenzoResiste

Comunicato dell’assemblea del 28 Agosto: torniamo subito!

1150677_163263580537337_1948571105_o

Mercoledì 28 agosto, oltre cinquecento persone hanno partecipato all’assemblea cittadina in via dei Sabelli a San Lorenzo, nonostante la militarizzazione del quartiere ordinata dalla Questura.

L’assemblea, convocata in seguito allo sgombero delle Ex-Fonderie Bastianelli, ha lanciato un corteo cittadino sabato 7 settembre a San Lorenzo, con l’obbiettivo di riappropriarsi di uno spazio ingiustamente sgomberato.
L’assemblea è stata ampiamente partecipata dagli abitanti del quartiere, dagli studenti, dai precari, e dai percorsi che erano nati o avevano attraversato lo spazio di Communia, nonostante l’ondata repressiva abbattutasi sui movimenti sociali, a Roma come in tutt’Italia.

Piena solidarietà e complicità sono state dimostrate a tutti e tutte coloro che in questi giorni sono stati colpiti da denunce e provvedimenti giudiziari mirati a criminalizzare l’opposizione sociale in qualsiasi forma essa si manifesti.

L’assemblea si è quindi spostata per le strade del quartiere rilanciando il corteo del 7 e chiedendo a gran voce rispetto per San Lorenzo, concludendosi in piazza dei Sanniti, di fronte al Cinema Palazzo.

Gli abitanti del quartiere, i precari, gli studenti, le strutture dell’opposizione sociale romana che hanno animato l’assemblea hanno ribadito l’importanza dei progetti, dei servizi e degli spazi ospitati a Communia e di cui si sente la necessità a San Lorenzo e in tutta Roma.
San Lorenzo non ha bisogno di 54 mini-appartamenti di lusso utili solo a chi vuole speculare. Tutta Roma ha invece bisogno di un piano di edilizia popolare che garantisca la casa a tutti e a tutte. Alle parole, la nuova giunta comunale deve far seguire i fatti. Serve una moratoria del rilascio di ogni licenza edilizia a San Lorenzo, che blocchi gli ennesimi progetti speculativi su questo quartiere, finché non venga prodotto dal comune uno strumento urbanistico unitario di recupero urbano, che inverta la rotta rispetto alle politiche di cementificazione selvaggia degli ultimi anni.

Le istituzioni riconoscano lo stabile delle Ex Fonderie Bastianelli come patrimonio culturale di questa città, garantendo che venga utilizzato di conseguenza, seguendo il processo di partecipazione che Communia ha messo in atto, promuovendo l’acquisizione e il recupero dell’edificio, come richiesto dagli occupanti, dal quartiere e dalle realtà e associazioni che animano la Libera Repubblica di San Lorenzo.

Rilanciamo la mobilitazione nel quartiere per i prossimi giorni, fino al corteo cittadino del 7 settembre. Torniamo subito!

#CommuniaResiste

Sgombero Communia: evidenze e anomalie di Ferragosto

1157603_10151801227678746_1247288884_nA qualche giorno dallo sgombero del progetto Communia dalle ex-fonderie Bastianelli e dal corteo che ha attraversato le strade di San Lorenzo, molte idee si fanno più chiare.

Ci appare evidente il connubio proprietà-magistratura. Un sodalizio tanto evidente quanto anomalo e dimostrato dall’ingresso di  numerosi operai al soldo della ditta nello stabile a sgombero ancora in corso.

In un edificio in cui alla Sabelli Trading è già stato vietato qualsiasi intervento a causa dei numerosi vincoli posti dagli uffici pubblici (vincoli ottenuti solo grazie alla mobilitazioni del quartiere e all’occupazione di aprile, vista la precedente complicità delle istituzioni con le mire speculative della proprietà) una dozzina di operai ha provveduto a spaccare bagni e cucine, faticosamente ricostruite dagli occupanti, mentre la polizia faceva il lavoro suo, conducendo in commissariato sette di noi.

Evidente è poi la debolezza delle strategie repressive della magistratura. La partita sull’agibilità era stata ormai chiusa anche ufficialmente: tutte le perizie di qualsiasi parte concordavano sulla stabilità dell’edificio, stabilità compromessa solo in una parte circoscritta  e delimitata da noi stessi. A essere instabili erano diventati solo alcuni cornicioni (come migliaia di altri a Roma…), transennati però dal II Municipio intenzionato a metterli in sicurezza.

Se l’inagibilità è dunque il pretesto dichiarato per giustificare lo sgombero non possiamo che ribadire ciò che era ormai evidente da settimane: gli stabili che abbiamo utilizzato in questi 4 mesi sono agibili, come dimostrato dalla perizia dei tecnici incaricati dalla Procura della Repubblica consegnata alla Procura stessa l’8 luglio scorso.

Quantomeno anomalo è quindi che uno stabile inagibile e pericoloso “per occupanti e vicinato” venga sgomberato in queste modalità e che non venga posto sotto sequestro come avviene in casi simili.

Un pretesto ipocrita e falso per giustificare uno sgombero a San Lorenzo durante il ponte di ferragosto. Se la magistratura pensa di dimostrare così la sua forza ha davvero le idee poco chiare.

Che le idee fossero poco chiare a chi, per lavoro, ci deve stare appresso ci appare evidente leggendo la usuale rubrica di narrativa del giornale dei palazzinari romani. In pochi crediamo abbiano trattenuto le risate leggendo sul Messaggero cosa gli 007 italiani (sì, proprio così!) pensavano e dicevano di Communia, diventata in pochi mesi “centrale del conflitto romano” da dove partivano e si pianificavano azioni e strategie per turbare l’ordine pubblico.

Sinceramente ci sentiamo molto più forti di chi per attaccarci ha bisogno di aspettare il 16 agosto, di inventare false inagibilità, di costruire una storia a metà tra Romanzo Criminale e James Bond.

La nostra forza è frutto di quanto abbiamo fatto in questi quattro mesi e di cosa ha significato per San Lorenzo.

Siamo consapevoli della forza dell’unione fra la lotta alla speculazione immobiliare (prima voce di investimento a Roma in faccia alla crisi economica) e quella per la creazione di uno Spazio di Mutuo Soccorso in cui dare concretezza di diritti che la crisi sta erodendo.

Il lavoro degli sportelli, il progetto studentesco di ShareWood con l’aula studio e la copisteria popolare, la scuola popolare, i primi progetti di co-working per precari, i laboratori multimediali, musicali, teatrali e sportivi, le lotte contro la speculazione dei comitati del quartiere, i percorsi cittadini per il diritto alla casa e in difesa dei beni comuni, le tante iniziative culturali, a cominciare dal “Festival Letteraria” di giugno per finire alla 3 giorni di iniziative nel quartiere per il 70° anniversario del bombardamento, culmine del percorso di autorganizzazione nato quest’anno della Libera Repubblica di San Lorenzo…in soli quattro mesi Communia è stato tutto questo. Certo non immaginavamo facesse paura ai servizi segreti!

Specialmente in questo momento di crisi economica siamo convinti che Tutto sia di Tutti – Omnia Sunt Communia. Anche per questo il progetto che studenti, precari e abitanti di San Lorenzo hanno costruito non è nato da solo ma nel pieno di uno tsunami di decine di occupazioni che sta durando da mesi e che non si arresterà certo di fronte ad una operazione tanto debole quanto infame. Mentre i dibattiti pubblici e politici, nel pieno della peggiore recessione economica della storia, si concentrano sui processi di Berlusconi, a Roma la lotta dei precari e dei senza casa ha rimesso al centro dell’attenzione i bisogni sociali di chi sta pagando la crisi con la dignità delle proprie vite.

La politica dal canto suo gioca il solito gioco dei ruoli: prodiga di promesse e dichiarazioni in campagna elettorale, assente e “stupita” ad agosto, quando la palla passa ad una magistratura che gioca a risiko con la vita di chi lotta e resiste alla crisi. Alle neonate giunte di centrosinistra, dal Municipio, al Campidoglio alla Regione (che stanno dichiarando in queste ore di non essere state messe al corrente dell’operazione di polizia e annunciano di volere incontrare occupanti e abitanti del quartiere) rivolgiamo una domanda ormai retorica: hanno intenzione di continuare nella pluridecennale complicità con i palazzinari di Roma affamati di profitti, o dialogare con chi, mettendo in gioco le proprie vite, lotta per il diritto alla casa, il diritto allo studio e per una città vivibile e non devastata dal cemento?

Non abbiamo intenzione di aspettare nessuna risposta. Dal corteo del 16 agosto non abbiamo mai lasciato San Lorenzo, siamo sempre qua nonostante blindati e servizi di sicurezza privati a guardia di un edificio ormai vuoto.

La solidarietà e la complicità dimostrata persino in una Roma deserta rafforza in noi la convinzione che si tratti solo di un giro di boa, da cui riprendere ancora più forza…per prendere la rincorsa appunto!

Il 28 agosto alle 18 ci rivedremo pubblicamente e invitiamo chi vive studia e lavora a San Lorenzo e chi ha condiviso le nostre lotte in questi mesi a discutere le valutazioni su quanto successo e le strategie per riprendere l’offensiva.

La città è di chi la abita, non di chi la sfrutta!

Loro speculano, Noi Ripubbliciziamo

Loro distruggono, Noi Occupiamo

Loro sgomberano, Noi Resistiamo

 

Omnia Sunt Communia

A San Lorenzo Communia sgomberata. Non è uno sgombero che fermerà il nostro progetto!

16 Agosto 2013

 

sgomberoIn una Roma deserta, stamattina verso le 9 i blindati della celere sono arrivati in Via dei Sabelli 102. La polizia ha sgomberato le Ex Fonderie Bastianelli dietro le pressioni del magistrato che ha voluto anche l’identificazione degli occupanti che erano all’interno di Communia. Occupanti che sono stati portati nel commissariato di San Lorenzo.

 

In seguito alla segnalazione fatta all’amministrazione municipale dagli occupanti di Communia, sono stati messi in sicurezza pochi giorni fa i marciapiedi corrispondenti alle ex-Fonderie Bastianelli. L’argomentazione della presunta inagibilitá delle ex-Fonderie, agitata strumentalmente dalla proprietá per ottenerne lo sgombero, perde quindi ogni consistenza. Eppure stamattina la polizia è arrivata a Communia.

 

Hanno pensato che con uno sgombero estivo potessero fermarci, ma il progetto di Communia che abbiamo costruito in questi mesi con tutto il quartiere di San Lorenzo non si arresta. La scuola popolare, lo sport, gli sportelli di assistenza gratuita, le mostre e le iniziative ritorneranno a San Lorenzo.

 

Non è uno sgombero che fermerà il nostro progetto

 

Oggi assemblea e conferenza stampa alle 16 in Piazza dei Sanniti.

 

#CommuniaResiste

 

 

per info

3405922303

3496729899

3807524752