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11 Settembre, Assemblea Romana “Verso il 12 Ottobre”

colonialismo11 Settembre Assemblea romana “Verso il 12 ottobre”: 
 
Giornata di mobilitazione nazionale
“In difesa dei territori e dei beni comuni, contro vecchi e nuovi colonialismi” 
 
Mercoledì 11 settembre, ore 18.00. Communia
Il 12 ottobre 1492 l’America scoprì il capitalismo…”
(E.Galeano)
Il Coordinamento Romano Acqua Pubblica nel corso della sua ultima assemblea svoltasi a Communia, uno dei tanti luoghi romani liberati dalla speculazione grazie alla mobilitazione dal basso, ha condiviso la necessità di dare vita ad una mobilitazione ampia, anche nella nostra città, intorno alla difesa dei beni comuni e dei diritti sociali contro ogni forma di privatizzazione e speculazione.
E’ infatti sempre più chiaro come i meccanismi di finanziarizzazione e di accumulazione del profitto stiano impoverendo le nostre vite e i nostri territori, in un quadro che minaccia di diventare ancora più aggressivo grazie al perdurare del Governo di larghe intese.
In questo quadro l’attacco ai movimenti diventa sempre più pesante, trasformando le mobilitazioni dal basso in un problema di ordine pubblico o tentando di aggirarne i risultati, come nel caso della vittoria referendaria di giugno 2011, calpestando così i più basilari principi democratici.
E’ quindi chiaro come il tema della finanziarizzazione e il binomio democrazia/repressione siano terreno di lavoro comune a tutti coloro che hanno a cuore la difesa dei propri territori e della qualità della vita di chi vi abita, intesa anche come accesso ai servizi essenziali.
In questo solco si è svolto il Campeggio sul Monte Amiata, la cui assemblea conclusiva ha individuato nel prossimo 12 ottobre una giornata nazionale in cui ogni territorio sarà mobilitato “In difesa dei territori e dei beni comuni, contro vecchi e nuovi colonialismi”, in connessione diretta con le lotte che ogni anno si svolgono oltreoceano, nell’anniversario della “scoperta dell’America”, chiamato anche “ultimo dìa de libertad”.
Pensiamo che sarebbe importante dare vita anche a Roma una giornata di mobilitazione ampia e inclusiva, che metta al centro la riappropriazione dei beni comuni da parte dei cittadini, a partire dalle ripubblicizzazioni dei servizi pubblici, per mettere fine all’azione degli speculatori romani, affinché figure come i “Caltagirone” diventino finalmente un brutto ricordo.
Per costruire insieme quella giornata, le tappe di avvicinamento, la comunicazione e diffusione, etc… invitiamo tutte e tutti ad un’assemblea pubblica mercoledì 11 settembre, alle ore 18.00 a Communia, in Via dei Sabelli 102.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Communia – Ex-Fonderie Occupate

L’acqua è un diritto – Basta distacchi, basta profitti!

basta distacchiQuesta mattina un gruppo di attivisti del coordinamento romano acqua pubblica e dei movimenti per il diritto all’abitare ha presidiato i cancelli della sede operativa di Acea a Porta Maggiore: una delle sedi dalle quali partono le squadre incaricate, tra le altre cose, anche di compiere distacchi idrici e elettrici in caso di morosità.

 

Con una crisi economica-finanziaria che colpisce duramente le fasce più deboli, le “morosità” nascondono sempre più spesso una condizione di disagio economico al quale è inaccettabile rispondere negando un diritto umano riconosciuto dall’ONU.

 

La risposta di Acea è invece la privazione di acqua e luce ad intere famiglie, a partire da quelle che hanno occupato gli stabili in disuso sottraendoli spesso a progetti speculativi.
Per circa un’ora con striscioni e bandiere è stato impedito ai mezzi di uscire dalla sede, dialogando con i lavoratori di Acea con i quali è stata da subito evidente una reciproca solidarietà: diritti dei cittadini e dei lavoratori entrambi sacrificati sotto la voce “riduzione dei costi”.

 

Se i vertici di Acea sono così preoccupati per le casse dell’azienda, consigliamo loro di ridurre i dividendi distribuiti agli azionisti (64 milioni nel 2012), di aumentare gli investimenti sulle reti per azzerare le dispersioni idriche, e di mettere i propri lavoratori in condizione di lavorare per il cittadino e al suo fianco, liberandoli dall’ingrato compito di attuare i distacchi.

 

27 milioni di cittadini, tra cui oltre un milione di romani, hanno dichiarato con il voto referendario di giugno 2011 che l’acqua non è una merce e che su questa non si devono fare profitti. Anche se la dirigenza di Acea ha cercato in tutti i modi di contrastare quel voto prima e di aggirarlo poi, la strada della ripubblicizzazione si è aperta anche a Roma.

 

Per questo ricordiamo alla nuova giunta capitolina, che si insedierà lunedì prossimo 1°luglio, che quel voto popolare attende di essere applicato, e che questo non sarà possibile fino a che i privati non saranno finalmente usciti dalla gestione dell’acqua e degli altri servizi pubblici essenziali.
L’apertura del tavolo con il Comune di Roma e la dirigenza di Acea, ottenuta con determinazione dai movimenti, sarà il luogo per iniziare a praticare tutto questo.

 

Acqua fuori dal mercato, privati fuori da Acea!

 

Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Movimenti per il diritto all’abitare