Communia è un’idea, e le idee non si sgomberano!

Omnia sunt Communia. Con questo slogan, la nostra esperienza ha provato in questi mesi a mettere al centro del discorso politico due effetti devastanti di questa fase di crisi economica. Se da una parte infatti la crisi ha aumentato la precarietà lavorativa soprattutto dei giovani, e il ricatto del debito ha prodotto tagli di servizi sociali, privatizzazioni e svendite del patrimonio pubblico, dall’altra c’è qualcuno che nella crisi continua ad aumentare i propri profitti ai danni della vivibilità stessa dei nostri quartieri. In questa città da anni governano ormai i palazzinari, e mentre aumentano gli sfratti, le case sfitte e quelle invendute, si continua a costruire, soprattutto in alcuni quartieri già invivibili per densità abitativa e assenza di servizi, e sempre più destinati al degrado incontrollato e ai profitti per pochi.

Communia con l’occupazione delle ex Fonderie di via dei Sabelli ha provato ad invertire la rotta di entrambi i problemi: fermare una speculazione edilizia, che oltre a devastare un patrimonio storico del quartiere porterà nuovi appartamenti, nuovi parcheggi, nuovo traffico e disagio; mettere in piedi in quello spazio pratiche di mutuo soccorso per rispondere ai tagli dei servizi sociali perpetuati dalle istituzioni pubbliche: aula studio, dopo scuola popolare, palestra popolare, sportelli legali e psicologici gratuiti, spazi di coworking per i precari, iniziative culturali accessibili per tutti.

Lo sgombero di via dei Sabelli ha di fatto regalato ai costruttori una nuova possibilità di speculare e fare profitto, e negato al quartiere diritti cancellando lo spazio per le pratiche di mutuo soccorso del progetto Communia.

Il 6 e 7 settembre abbiamo provato a rispondere a questa doppia negazione. Da una parte rientrando simbolicamente il 6 in una parte delle ex fonderie Bastianelli a via dei Sabelli, per segnalare che noi, insieme a tutti i cittadini della Libera Repubblica di S.Lorenzo, non molliamo e non molleremo la presa su quel tentativo di speculazione, e che la trattativa apertasi anche con un ruolo di Comune e Municipio con il proprietario deve continuare finchè il progetto non diventerà utile ai bisogni di tutti i cittadini del quartiere e non ai profitti di un costruttore.

Il 7 settembre poi, con un corteo partecipato da centinaia di persone, abbiano riaperto gli spazi lasciati al degrado dell’ex Piaggio center su via dello Scalo S. Lorenzo. Lo abbiamo fatto perché in questa parte di S.Lorenzo si rischia di consumare una speculazione forse ancora maggiore di via dei Sabelli, con una società che sta acquistando tutti i vecchi capannoni di artigiani per costruire ulteriori palazzine, nuove colate di cemento. Questa occupazione parla quindi lo stesso linguaggio contro la speculazione edilizia e per la discussione e l’applicazione del Progetto Urbano S.Lorenzo che abbiamo espresso ed esprimiamo per via dei Sabelli, e vuole rafforzare e rilanciare questa battaglia.

In questi giorni abbiamo deciso di rimanere qui all’ex Piaggio Center in presidio permanente. Ciò che chiediamo alle istituzioni, in particolare a Regione, Comune e Municipio, che su via dei Sabelli hanno mostrato un’attenzione e partecipato alla trattativa con il privato seppur con risultati ancora non accettabili, è di attivarsi concretamente per dare delle risposte sulle due emergenze che abbiamo posto all’attenzione del quartiere e della città. La discussione e l’applicazione del Piano Urbano S.Lorenzo e quindi la ridiscussione pubblica e partecipata dei progetti di riqualificazione delle ex Fonderie Bastianelli, dei capannoni tra via Scalo S.Lorenzo e via dei Lucani e di tutte le zone a rischio speculazione del nostro territorio. E il riconoscimento e la valorizzazione dei servizi per il quartiere e delle pratiche di mutuo soccorso messi in piedi da Communia, con l’individuazione di uno spazio idoneo nel quartiere ad ospitarli.

Roma ha bisogno di risposte concrete e radicalmente diverse da quelle degli ultimi vent’anni. Non si può più accontentare di cambiamenti simbolici.

Lo sgombero non ci ha fermato. Communia è un’idea, e le idee non si sgomberano.

20-21-22 settembre presso la Facoltà di Fisica della Sapienza :

CommuniaFest

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Detto. Fatto. Come promesso, siamo tornati!

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Il corteo di ieri e il presidio permanente partito con l’apertura della ex concessionaria Piaggio, in via dello Scalo San Lorenzo 33, sono la risposta degli e delle occupanti di Communia, della Libera Repubblica di San Lorenzo e dei movimenti di lotta di questa città alla vigliacca strategia di chi pensava di stroncare la lotta contro la speculazione nel quartiere con lo sgombero del 16 agosto.

Questo è solo l’ultimo dei contrattacchi con cui abbiamo voluto rispondere allo sgombero: le due assemblee (quella del 16 e del 28 agosto), i 3 cortei (16, 28 e 7), l’azione di riappropriazione dentro le fonderie di venerdì 6 settembre. Non si può dire che chi ha deciso e pianificato lo sgombero non fosse stato avvisato… “ci dovrete stare dietro” abbiamo ribadito a metà agosto.

Così è stato.

La concessionaria che abbiamo riaperto è all’interno di un’area, l’ex polo artigianale, da decenni semi-abbandonata e nelle mire dei più importanti palazzinari romani. L’obiettivo da anni è cacciare le ultime attività artigianali rimaste in quella che una volta era il cuore produttivo di una San Lorenzo che non c’è più e che si vuole lasciare al degrado o alla mercè degli avvoltoi di questa città.

Communia in queste ore è impegnata in un presidio permanente nell’ex concessionaria Piaggio, tappa di un percorso per la riqualificazione di San Lorenzo, che in questi mesi ha aperto e moltiplicato i suoi fronti, dalla lotta per le ex fonderie Bastianelli, alla difesa del Grande Cocomero, all’affermazione di percorsi di autorganizzazione reale e democrazia partecipativa.

Il futuro di San Lorenzo, e di tutta la città, deve essere nelle mani di chi ci vive, studia e lavora!

 

Presidio Permanente Scalo San Lorenzo – Omnia Sunt Communia

A San Lorenzo una grande risposta allo sgombero! Stasera aperitivo e dj set

BTkxItiIUAA8eDF.jpg-largeDopo lo sgombero una grande risposta da parte dei cittadini e delle cittadine di San Lorenzo!

Oggi un corteo partecipato da centinaia di persone ha sfilato per le strade di San Lorenzo. A fine corteo abbiamo aperto i cancelli di un magazzino su Scalo San Lorenzo (ex concessionaria Piaggio tra via dei Lucani e Via di Porta Labicana) oggetto dell’ennesima speculazione che si vuole perpetrare in questo quartiere. In una dinamica simile a quella che coinvolge le ex fonderie Bastianelli, un intero complesso di magazzini, una volta botteghe di quartiere, vuole essere sostituito da nuovi palazzoni.
San Lorenzo non ha bisogno di nuove speculazioni per il profitto dei privati, ma di servizi per chi realmente vive questa città.
Già durante il corteo abbiamo evidenziato i troppi effetti di una speculazione eccessiva e sregolata.
Vogliamo un quartiere diverso e lo abbiamo dimostrato con il progetto di Communia: spazio per il mutuo soccorso in cui costruire servizi a disposizione di tutti e tutte.

Anche oggi abbiamo ribadito che non c’ è spazio per la speculazione a san Lorenzo e in questa città.
Lunedì incontreremo il municipio in un’ assemblea in via di Scalo San Lorenzo,33 per discutere dei prossimi passi da compiere per sottrarre un altro spazio alla speculazione.

Invitiamo tutti e tutte a venire ora a scalo San Lorenzo per l’aperitivo e la serata con dj set!

Omnia Sunt Communia

Riaperte simbolicamente le fonderie Bastianelli!

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Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto.  Proprio a poche ore dal corteo che dalle 16 sfilerà a San Lorenzo abbiamo ripreso per alcune ore le fonderie Bastianelli, sfidando il sequestro giudiziario. Un gesto simbolico, che ha voluto rispondere all’assurdo e ingiustificabile sgombero del 16 di agosto, ma che soprattutto ha dimostrato il radicamento e la determinazione della battaglia contro la speculazione e per l’esistenza del progetto di mutuo soccorso Communia. Un’azione che rivendica la voglia di nuova democrazia che attraversa i movimenti di questi anni.

Un’azione che ha permesso di accelerare l’inizio di una trattativa con le istituzioni e la proprietà che inizierà la prossima settimana, un’azione che rivendica lo stop delle nuove costruzioni e la rapida elaborazione del progetto urbano San Lorenzo,  ma che soprattutto dimostra che senza il consenso dei cittadini non sarà facile decidere privatamente il futuro delle fonderie.

Oggi rilanceremo con un corteo comunicativo che denuncerà l’arroganza dei profitti del mattone e ricordando l’alternativa che proponiamo e che abbiamo concretamente costruito dentro Communia:

Una scuola popolare per chi non ha soldi per le ripetizioni, uno sportello legale e psicologico, lo sport popolare, l’attività culturale, il co-working… il tutto rigorosamente gratuito. Mutuo soccorso contro la crisi o nuove palazzine?

Il futuro del nostro quartiere e delle nostre vite vale di più dei loro profitti!

 

Oggi alle 16, tutt* a Piazza dell’Immacolata!

Omnia Sunt Communia

 

COMMUNIA TORNA A SAN LORENZO NELLE EX FONDERIE BASTIANELLI!!!

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Del resto l’avevamo detto: torniamo subito!

..a bussare alle porte di chi crede di poter trasformare un quartiere storico di questa città nell’ennesima occasione di profitto.

Lo avevamo dichiarato il 16 agosto, dopo lo sgombero delle ex fonderie Bastianelli. Lo abbiamo ripetuto il 28 con un corteo di centinaia di cittadini e cittadine che ha animato le strade di San Lorenzo dimostrando di sapersi difendere ed organizzare contro la speculazione.

Ed oggi, aspettando il corteo di domani (ore 16 Piazza dell’Immacolata), abbiamo riaperto le porte di Sharewood, l’aula studio di Communia. Uno spazio che per 4 mesi ha rappresentato un percorso contro la crisi e di mutuo soccorso dove centinaia di studenti e precari hanno tessuto una rete di servizi per rispondere a una crisi sempre più aggressiva.

Alzare oggi la serranda di Sharewood non è un atto nostalgico. Oggi questa serranda aperta è l’occhio vigile di un quartiere che non è disposto a tollerare profitti garantiti e diritti negati.

La Libera Repubblica di San Lorenzo dimostra oggi che gli speculatori in questo quartiere non avranno vita facile.

Un’azione che interroga la politica e che vuole riaprire una discussione con i cittadini sul progetto urbano San Lorenzo, a partire dalle Ex Fonderie Bastianelli.

Abbiamo gli occhi ben aperti! Communia R-Esiste e ritorna!

Omnia Sunt Communia

C’è chi sgombera e chi ri-pubblicizza, tu da che parte stai? – Sabato 7 h 16 Corteo Cittadino

corteo 7 settembre

Il progetto di Communia, che il 24 Aprile scorso ha liberato le ex fonderie Bastianelli in via dei Sabelli 102, nasce dall’incontro di precari, studenti e abitanti del quartiere che non si sono rassegnati a subire la crisi, ma si sono organizzati per resistere e creare un’alternativa dal basso attraverso meccanismi di mutuo soccorso. Uno sportello psicologico, uno sportello legale, un’aula studio, un laboratorio di video-making, una scuola popolare, lo sport popolare  e lo spazio co-working oltre decine di iniziative culturali gratuite sono solo alcuni dei progetti nati a Communia. Inoltre lo spazio di via dei sabelli è divenuto un luogo dove lavoratori e lavoratrici precari o in vertenza hanno potuto trovare uno spazio per riunirsi e organizzarsi.

Dal 16 Agosto tutto ciò non esiste più. Le forze dell’ordine, giocando di squadra con Magistratura e proprietà, hanno vigliaccamente sgomberato le ex fonderie nell’unico giorno dell’anno in cui credevano di poter agire indisturbati. I locali di via dei Sabelli, sgomberati per una presunta inagibilità mai attestata da alcuna perizia, sono stati consegnati alla Sabelli Trading, per consentirle di proseguire nel proprio progetto speculativo: 54 mini-appartamenti di lusso con tanto di garage sotterraneo in sostituzione di un edificio storico di notevole interesse culturale.

A partire dal problema della speculazione l’esperienza di Communia ha tentato di dare risposte concrete ai problemi di San Lorenzo, proposte costruite quotidianamente e dal basso dagli abitanti. Il problema speculativo va infatti ben oltre le fonderie Bastianelli, coinvolgendo numerose altre situazioni, da lungo tempo segnalate dalle realtà sociali e dai comitati territoriali che si battono per il riconoscimento di un piano urbano compatibile alle reali necessità del quartiere. Un piano che, assumendo la complessità della storia del territorio e delle sue caratteristiche, lo tuteli da ulteriori cementificazioni selvagge in nome dei profitti dei costruttori. Da queste problematiche, e non solo, è nata l’esigenza da parte di cittadini e cittadine del quartiere di convocare un’assemblea pubblica per il 6 Settembre, in cui discutere di questa situazione di degrado ed insieme immaginare soluzioni.

L’esperimento di democrazia, partecipazione e lotta contro la crisi ha evidentemente spaventato coloro che hanno usato speculazione e precarietà per costruire un radicato sistema di profitto e sfruttamento in tanti (troppi) quartieri di questa città. La soluzione è stata individuata in uno sgombero operato in un quartiere deserto e nell’emissione di numerosi provvedimenti giudiziari, tra cui anche la notifica del famigerato Articolo 1 (retaggio del fascista codice Rocco) ad un nostro compagno, cui va la nostra totale solidarietà.

Stiamo parlando di due modelli inconciliabili: da una parte la speculazione, dall’altra la riqualificazione ad uso sociale. Da una parte i profitti di pochi, dall’altra i diritti di un intero quartiere. E’ in questa contrapposizione che chiediamo alle istituzioni da poco elette di questa città, in primo luogo al Comune e al sindaco Marino, di prendere parte concretamente e non solo retoricamente. Questa città non si può più accontentare di cambiamenti simbolici. O si ferma la speculazione e si da una risposta concreta ai bisogni sociali creati dalla crisi, oppure si continua a fare gli interessi dei palazzinari e di coloro che con la crisi stanno aumentando i propri profitti.   

Noi la nostra posizione l’abbiamo presa il 24 Aprile, occupando le ex fonderie, l’abbiamo ribadita in centinaia il 16 Agosto subito dopo lo sgombero ed il 28 in una grandissima assemblea. Torneremo a ribadirla con forza il 7 Settembre, con un corteo che partirà alle ore 16 da Piazza dell’Immacolata. Ancora una volta diremo a gran voce che sulle fonderie Bastianelli, su San Lorenzo e sulla nostra città non si fanno facili profitti. Fermeremo nuovamente lo scempio della speculazione, rispondendo con tutto ciò che Communia finora è stata e sarà.

Sabato 7 Settembre ore 16,00 Piazza dell’Immacolata Corteo cittadino

Omnia Sunt Communia

#torniamosubito

#CommuniaResiste
#SanLorenzoResiste