Roma-con la primavera riparte Ri_Pubblica!
L'appello di Ri_Pubblica To Be Continued a proseguire il percorso iniziato a novembre, per difendere attivamente il pubblico dalla speculazione, per costruire nuovi spazi di autorganizzazione.
www.ripubblica.org
Roma, martoriata dal cemento, dall’inquinamento e dai rifiuti, negli ultimi mesi ha visto la questione dei beni comuni diventare centrale.
Ai tentativi di una giunta scellerata e complice dei poteri forti di vendere Acea e pezzi interi di città, i movimenti hanno risposto con una massiccia mobilitazione rispedendo al mittente l’attacco. Anzi hanno rilanciato generalizzando il conflitto ed occupando luoghi abbandonati pronti per essere regalati ai Caltagirone di turno o alle banche per pagare un debito che non è stato generato dai cittadini. Teatri chiusi per bancarotta e riaperti dai lavoratori dello spettacolo per farne nascere luoghi di autogestione e promozione dal basso di una cultura altra.
Comitati di cittadini che resistono alla costruzione di discariche o inceneritori alle porte di una metropoli che invade le periferie con quello che non è più consumabile. Studenti ed insegnanti che occupano scuole ed invadono strade per difendere la scuola pubblica ma anche per renderla più democratica ed accessibile. Infermieri, medici ed utenti che occupano ospedali per affermare che la sanità è un bene comune e non può essere sacrificata sull’altare di un debito figlio dalla speculazione e detenuto dalle banche.
È in questo contesto che proponiamo di riprendere il percorso di Ri_pubblica che nel novembre scorso ha seminato il suo primo seme con l’occupazione del Cinema America, uno spazio simbolico per il quartiere di Trastevere sottratto alla speculazione e restituito alla cittadinanza.
Dal 15 al 18 novembre 2012 una rete di movimenti metropolitani, studenteschi, per i beni comuni, comitati per l’acqua pubblica e contro le discariche uniti ai cittadini del quartiere hanno occupato una struttura troppo tempo lasciata al degrado e per tre giorni l’hanno rianimata con dibatti, musica, sevizi dal basso e spettacoli. In quella tre giorni di contaminazione di lotte diverse e di provenienze altrettanto disparate siamo stati in grado di elaborare proposte di mobilitazioni comuni ed una agenda politica conflittuale che vorremmo riprendere li dove l’abbiamo lasciata.
All’interno del Cinema America ci siamo divisi in gruppi di lavoro coinvolgendo i diversi movimenti impegnati nelle macroaree scelte come politicamente centrali: Finanza, Territorio e Democrazia. Dal primo gruppo è nata la necessità di costruire una resistenza contro lo strapotere della finanza sulla società ed elaborare strategie di lotta comuni ed analisi alternative; dal secondo è nata un inchiesta sulla speculazione nel quartiere di Trastevere oltre che la necessità di intercettare tutte quelle lotte che i comitati di cittadini portano avanti contro discariche ed inceneritori alla porte di Roma; nel terzo gruppo si è tentato di strutturare campagne ed iniziative legislative cittadine dal basso per restituire ai territori la capacità decisionale saccheggiata da una democrazia in declino.
Vogliamo continuare il percorso di Ripubblica facendo appello a tutte le realtà che hanno contribuito a realizzare la prima tappa, quelle che l’hanno semplicemente attraversata e soprattutto quelle con le quali non ci siamo ancora incontrati. A chi ha occupato, chi ha manifestato nelle strade a difesa dei saperi e della formazione; a chi si è mobilitato per il diritto all’abitare e quello alla sanità pubblica, chi pensa che la ripubblicizzazione sia l’alternativa alle privatizzazioni forzate che si stanno imponendo; a chi tutti i giorni combatte contro i rifiuti o i progetti inutili, a chi vuole continuare ad immaginare una possibilità di vita fuori dalle logiche di mercato.
Vorremmo riprendere, in un percorso sempre più ampio, le chiavi di lettura comuni che abbiamo collettivamente individuato su Democrazia, Territori e Finanza per discutere ed organizzare i prossimi passi a partire dalle sfide che abbiamo di fronte in questa delicata fase della nostra democrazia.
Le Potenziali campagne, azioni e mobilitazioni comuni elaborate nell’occupazione di Ripubblica
• Campagna ripublicizzazione ACEA
• Campagna su Cassa Depositi e Prestiti
• Audit debito Comune di Roma ed Aziende pubblice
• Campagna per riforma fiscale locale in senso redistributivo
• Azioni di riappropriazione del patrimonio pubblico in svendita
• Collegare e rendere collettivi i diversi lavori di mappatura elaborati dai movimenti
Join us!
IL PROGRAMMA
In tutti gli appuntamenti della due giorni sono invitati a partecipare i cittadini e i comitati del quartiere. Durante le assemblee sarà organizzato un servizio di babysitting al parco.
SABATO
H18
Resistere non basta. Ri_Pubblicizziamo i beni comuni: pratiche di autorganizzazione contro la crisi.
H20,30
Aperitivo & musica live con i “Randon”
DOMENICA
H11
Territori solidali: assemblea pubblica con i cittadini e le cittadine del quartiere.
H13
Pranzo Sociale
H15
Fermare la speculazione e il ricatto del debito. Per un’Audit-Inchiesta del bilancio comunale e delle s.p.a. pubbliche.
Durante l’iniziativa sarà possibile firmare per l’iniziativa europea dei cittadini sull’acqua (ICE).
Segui aggiornamenti ed indicazioni su:
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Roma, martoriata dal cemento, dall’inquinamento e dai rifiuti, negli ultimi mesi ha visto la questione dei beni comuni diventare centrale.
Ai tentativi di una giunta scellerata e complice dei poteri forti di vendere Acea e pezzi interi di città, i movimenti hanno risposto con una massiccia mobilitazione rispedendo al mittente l’attacco. Anzi hanno rilanciato generalizzando il conflitto ed occupando luoghi abbandonati pronti per essere regalati ai Caltagirone di turno o alle banche per pagare un debito che non è stato generato dai cittadini. Teatri chiusi per bancarotta e riaperti dai lavoratori dello spettacolo per farne nascere luoghi di autogestione e promozione dal basso di una cultura altra.
Comitati di cittadini che resistono alla costruzione di discariche o inceneritori alle porte di una metropoli che invade le periferie con quello che non è più consumabile. Studenti ed insegnanti che occupano scuole ed invadono strade per difendere la scuola pubblica ma anche per renderla più democratica ed accessibile. Infermieri, medici ed utenti che occupano ospedali per affermare che la sanità è un bene comune e non può essere sacrificata sull’altare di un debito figlio dalla speculazione e detenuto dalle banche.
È in questo contesto che proponiamo di riprendere il percorso di Ri_pubblica che nel novembre scorso ha seminato il suo primo seme con l’occupazione del Cinema America, uno spazio simbolico per il quartiere di Trastevere sottratto alla speculazione e restituito alla cittadinanza.
Dal 15 al 18 novembre 2012 una rete di movimenti metropolitani, studenteschi, per i beni comuni, comitati per l’acqua pubblica e contro le discariche uniti ai cittadini del quartiere hanno occupato una struttura troppo tempo lasciata al degrado e per tre giorni l’hanno rianimata con dibatti, musica, sevizi dal basso e spettacoli. In quella tre giorni di contaminazione di lotte diverse e di provenienze altrettanto disparate siamo stati in grado di elaborare proposte di mobilitazioni comuni ed una agenda politica conflittuale che vorremmo riprendere li dove l’abbiamo lasciata.
All’interno del Cinema America ci siamo divisi in gruppi di lavoro coinvolgendo i diversi movimenti impegnati nelle macroaree scelte come politicamente centrali: Finanza, Territorio e Democrazia. Dal primo gruppo è nata la necessità di costruire una resistenza contro lo strapotere della finanza sulla società ed elaborare strategie di lotta comuni ed analisi alternative; dal secondo è nata un inchiesta sulla speculazione nel quartiere di Trastevere oltre che la necessità di intercettare tutte quelle lotte che i comitati di cittadini portano avanti contro discariche ed inceneritori alla porte di Roma; nel terzo gruppo si è tentato di strutturare campagne ed iniziative legislative cittadine dal basso per restituire ai territori la capacità decisionale saccheggiata da una democrazia in declino.
Vogliamo continuare il percorso di Ripubblica facendo appello a tutte le realtà che hanno contribuito a realizzare la prima tappa, quelle che l’hanno semplicemente attraversata e soprattutto quelle con le quali non ci siamo ancora incontrati. A chi ha occupato, chi ha manifestato nelle strade a difesa dei saperi e della formazione; a chi si è mobilitato per il diritto all’abitare e quello alla sanità pubblica, chi pensa che la ripubblicizzazione sia l’alternativa alle privatizzazioni forzate che si stanno imponendo; a chi tutti i giorni combatte contro i rifiuti o i progetti inutili, a chi vuole continuare ad immaginare una possibilità di vita fuori dalle logiche di mercato.
Vorremmo riprendere, in un percorso sempre più ampio, le chiavi di lettura comuni che abbiamo collettivamente individuato su Democrazia, Territori e Finanza per discutere ed organizzare i prossimi passi a partire dalle sfide che abbiamo di fronte in questa delicata fase della nostra democrazia.
Le Potenziali campagne, azioni e mobilitazioni comuni elaborate nell’occupazione di Ripubblica
• Campagna ripublicizzazione ACEA
• Campagna su Cassa Depositi e Prestiti
• Audit debito Comune di Roma ed Aziende pubblice
• Campagna per riforma fiscale locale in senso redistributivo
• Azioni di riappropriazione del patrimonio pubblico in svendita
• Collegare e rendere collettivi i diversi lavori di mappatura elaborati dai movimenti
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IL PROGRAMMA
In tutti gli appuntamenti della due giorni sono invitati a partecipare i cittadini e i comitati del quartiere. Durante le assemblee sarà organizzato un servizio di babysitting al parco.
SABATO
H18
Resistere non basta. Ri_Pubblicizziamo i beni comuni: pratiche di autorganizzazione contro la crisi.
H20,30
Aperitivo & musica live con i “Randon”
DOMENICA
H11
Territori solidali: assemblea pubblica con i cittadini e le cittadine del quartiere.
H13
Pranzo Sociale
H15
Fermare la speculazione e il ricatto del debito. Per un’Audit-Inchiesta del bilancio comunale e delle s.p.a. pubbliche.
Durante l’iniziativa sarà possibile firmare per l’iniziativa europea dei cittadini sull’acqua (ICE).
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