Chi siamo

Siamo lavoratori e lavoratrici, studenti, precari, attivisti e attiviste dei movimenti sociali, di difesa dei beni comuni, delle donne, lgbt, della solidarietà internazionale, convinti che occorra sollevarsi contro il capitalismo e la sua crisi. Ci sentiamo parte del Movimento spagnolo 15M, della rivolta greca, delle rivoluzioni arabe, dei movimenti americani e di tutti coloro che hanno deciso di prendere parola, di mettersi in gioco, di sollevarsi contro l’ingiustizia.
La crisi economica globale è una crisi del capitalismo, dei suoi politici e delle caste che lo difendono, dei suoi meccanismi interni di funzionamento: massimizzazione del profitto e compressione dei diritti sociali, distruzione ambientale, guerra e povertà.
Noi pensiamo che le nostre vite valgono più dei loro profitti.
 
Rivolta il debito è più di uno slogan, è campagna nel movimento che vuole ribaltare il tavolo su cui giocano banchieri e capitalisti per far pagare a noi questa crisi. Rivolta il debito è una iniziativa aperta, virale, contagiosa, fatta di azioni dirette e dibattiti, approfondimenti e manifestazioni, partecipata da tutti e tutte coloro che la condividono e vogliono utilizzarla per organizzare la rivolta!
Vogliamo costruire una grande campagna per l’annullamento del debito e siamo parte dell’appello per una nuova finanza pubblica promossa da vari colletti e realtà. Facciamo riferimento all’esperienza internazionale del Cadtm, il movimento per l’Annullamento del debito del terzo mondo che ormai si è concentrato sui debiti dei paesi del “nord” del mondo. Puntiamo a un grande movimento di massa, plurale, democratico basato sull’autorganizzazione come metodo decisivo dell’azione politica.
 
Rivoltare il debito per iniziare un’altra strada dopo 30 anni di liberismo, per attraversare, suscitare e mettere in rete tutti i nodi dello scontro sociale e dei movimenti. Rivoltare il debito e la sua logica è premessa indispensabile per difendere i diritti del lavoro, spezzare la precarietà, affermare i diritto allo studio, garantire la dignità e i diritti delle donne, la libertà sessuale, garantire i territori dall’assalto del profitto. Vogliamo costruire un movimento generale per la trasformazione del nostro paese e di un mondo che sembra non reggere più il peso delle proprie contraddizioni.
Vogliamo un altro mondo fondato sui bisogni e non sui profitti. Vogliamo un'altra società, alternativa al capitalismo, al suo sfruttamento unito ad autoritarismo e corruzione. Una società fondata sulla democrazia radicale, la partecipazione e la giustizia sociale.
“Servirebbe una bella botta, una rivoluzione” ha detto il grande Monicelli. Noi vogliamo esserne parte.

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