Spagna 23F-Sale la marea contro debito e austerità

20 febbraio 13
L’applicazione delle pratiche neoliberiste continua a colpire.La Troika, il silenzioso (e molto indebolito) governo Rajoy e la classe dirigente continuano ad applicare le politiche di austerità che minano le condizioni di vita del 99%, costretto ad accettare la presunta necessità di tagli e la demolizione del settore pubblico. Da juventudsinfuturo.net Traduzione di AteneinRivolta.org La fantomatica ombra del salvataggio finanziario – per l’èlite il problema del “salvataggio della cittadinanza” non si pone - è svanita soprattutto dopo lo Sciopero Generale Euromediterraneo del 14 novembre. Nel frattempo le loro riforme costituzionali che danno priorità al pagamento del debito, i licenziamenti (nell’ultimo anno hanno cancellato 850.000 posti di lavoro), i più di 500 sfratti giornalieri, le 400 persone che hanno dovuto emigrare a causa della disoccupazione, i tagli alla sanità e all’educazione, lo smantellamento accelerato del settore pubblico e la criminalizzazione e repressione di ogni forma di dissenso dipingono un quadro preoccupante per la cittadinanza. COSA RIMANE ALLA GIOVENTU’ PRECARIA? Disoccupazione, precarietà, impossibilità di studiare, impossibilità di costruirsi un futuro ed emigrazione obbligata. Ci buttano fuori dal mondo del lavoro e anche dal paese. Tuttavia il regime dei mercati è incapace di nascondersi dietro le apparenze e la sua natura corrotta esce fuori: la corruzione di Bárcenas, la Gürtel, le commissione di CiU, l’avidità infinita di Urdangarín…sono solo alcuni esempi. Si fa male da solo, mentre dal basso noi continuiamo a smascherare le loro bugie: pagamento del debito, contenimento del deficit e politiche di austerità non sono la strada giusta per uscire dalla crisi. La situazione sta precipitando e noi di Juventud sin Futuro vogliamo girare le spalle alla precarietà e riprenderci le nostre vite è un compito primario per tutti quelli che non resistono un minuto di più in questa situazione. Una situazione che è stata progettata nel dettaglio per sottomettere la società alla “dittatura dei mercati”. Oltre ad essere una data concreta nella quale possiamo dimostrare la nostra forza, il 23 di febbraio ci permette di cominciare a tessere questa “rete delle reti”, uno strumento necessario per unificare le lotte. In questi anni di crisi abbiamo capito che la lotta è l’unica strada possibile. Per questo l’iniziativa “Marea Cittadina” è una novità che può dare il via ad un nuovo ciclo di mobilitazioni sociali e dei lavoratori, con l’appoggio e l’unione delle altre “maree” (bianca, verde, nera, ecc.), con la rivitalizzazione dell’assemblea del movimento del 15M e di tutti i collettivi che lottano per la dignità del popolo e della maggioranza della società. Per reagire contro la miseria a cui il regime neoliberista ci condanna sappiamo che dobbiamo rispondere con forza e inasprire il conflitto sociale affinché siano loro a pagare. Perché questa crisi la devono pagare loro. Il #23F contro i mercati, contro il Regime. Marea Cittadina contro i tagli e per la democrazia

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